Ingresso gratuito con iscrizione all’indirizzo: torino@gallerieditalia.com
GUGLIELMO DIANA | GIULIA IMPACHE
Il laboratorio introduce all’ascolto attivo attraverso il gioco e la narrazione. Un percorso creativo di scoperta dei gesti sonori che compongono il linguaggio musicale elettroacustico.
ENRICO GABRIELLI | SEBASTIANO DE GENNARO | FRANCESCO FUSARO, musicisti – 19’40” | ELVIRA DI BONA, filosofa (Università di Torino)
Oggetto, mente, corpo. Tre termini e insieme tre temi cruciali per la riflessione filosofica. Ma se si prova a tradurre, per quanto approssimativamente, questa terna con le cose intorno a noi, dentro di noi, attraverso di noi, si vede come questi stessi termini permettano di entrare nel vivo del fare musica, dell’esperienza del suono come produzione e ascolto. Dunque, materia che si offre alla sollecitazione acustica, volontà e desiderio di comprenderla, azione sul mondo attraverso il gesto che fa e ascolta. Tre dialoghi sull’ascolto a partire da questi tre termini, perché l’ascolto è per definizione condivisione di un’esperienza, tra musicisti e filosofi, psicologi, storici dell’arte. Per tutti.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Jennifer Walshe
This is Why People O.D. on Pills/and jump from the golden gate bridge
Il brano di Jennifer Walshe affronta il tema della traduzione di un’azione fisica in musica. La partitura è un testo che inizia con l’istruzione “Impara ad andare sullo skateboard, in modo primitivo, se necessario.” Il testo è progettato per essere stampato su una maglietta insieme a due o tre fotografie esplicative, con l’intento di essere vissuto come un oggetto d’abbigliamento o uno stile di vita, non solo letto e interpretato.
Il brano impone ai musicisti di imparare a skateboardare per poi immaginare un percorso ideale da percorrere su tavola, arricchito da trick e movimenti che devono essere ricreati attraverso la musica. Il pezzo è limitato a un’unica altezza di nota, e i musicisti devono trovare modi non convenzionali per comunicare la sensazione del percorso, evitando cliché figurativi.
Il processo di apprendimento del brano, l’internalizzazione del percorso di skateboard e la sua espressione attraverso la performance mettono in tensione la realtà fisica con l’analogia musicale. L’autrice infatti ci invita a interrogarci su come il percorso dello skateboard si faccia evento sonoro, soprattutto con mezzi così limitati, sottolineando il ruolo cruciale della trasmissione di informazioni tra i due mondi.
Ingresso libero
JACOPO FOSCHI
Ingresso libero
TEMPO REALE